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La Struttura Comprensoriale è impegnata da anni nella realizzazione, in forma coordinata con le Istituzioni territoriali, di azioni capaci di valorizzare l’Invecchiamento Attivo e la Solidarietà tra le generazioni.

In questo ambito cerca di sollecitare le Istituzioni nell’attuazione degli articoli 268, 270, 291, 292, 293 e 294 della Legge regionale 09/04/2015, n. 11 e s.m.i. “Testo unico in materia di sanità e servizi sociali” che rappresentano il punto di riferimento normativo e di indirizzo anche per la costruzione delle proprie risposte.

La normativa regionale:

Art. 268, c. 2, lett. f), g), h), i) – La Regione, in particolare:

  • riconosce il ruolo delle persone anziane nella comunità sociale e ne promuove la partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale favorendo la costruzione di percorsi per l’autonomia e il benessere nell’ambito dei propri e abituali contesti di vita; valorizza altresì le esperienze formative, cognitive, professionali ed umane accumulate dalle persone anziane nel corso della vita, nonché il loro patrimonio di relazioni personali;
  • promuove e valorizza l’invecchiamento attivo sostenendo politiche a favore delle persone anziane riconoscendone il ruolo attivo nella società attraverso un impegno utile e gratificante capace di renderle protagoniste del proprio futuro;
  • contrasta i fenomeni di esclusione e di discriminazione sostenendo azioni che garantiscono un invecchiamento sano e dignitoso e rimuovono gli ostacoli alla piena inclusione sociale;
  • adotta atti di indirizzo affinché, attraverso la programmazione regionale di settore, si definiscano le azioni a tutela della promozione e della valorizzazione dell’invecchiamento attivo

Art. 291 (Interventi e servizi per la formazione permanente delle persone anziane)

1. La Regione promuove la partecipazione delle persone anziane ai processi educativi, alle attività ricreative e alla formazione lungo tutto l’arco della vita, rfendendole protagoniste del proprio futuro. La Regione, in particolare:

a) incentiva la mutua formazione inter e intra generazionale tra appartenenti a culture differenti, riconoscendo e promuovendo il valore della differenza di genere;

b) sostiene le attività delle università della terza età, comunque denominate;

c) valorizza le esperienze professionali acquisite e le metodologie didattiche, nonché il ruolo attivo delle persone anziane nella trasmissione dei saperi alle nuove generazioni durante l’orientamento o i percorsi di prima formazione, anche con il concorso delle imprese e delle organizzazioni sindacali.

2. La Regione per le azioni di cui al comma 1 può promuovere e sostenere protocolli operativi con le scuole di ogni ordine e grado per la realizzazione di progetti che prevedono la messa a disposizione da parte della persone aqnziane del proprio tempo, per tramandare alle giovani generazioni i mestieri, i talendi e le esperienze.

3. La Regione sostiene azioni volte a rendere le persone anziane capaci di affrontare le problematiche e le criticità connesse alla modernità e, in particolare, percorsi formativi finalizzati a:

a) progettare un invecchiamento attivo, con particolare attenzione ai temi dell’impegno civile e della cittadinanza attiva;

b) ridurre il divario all’accesso reale alle tecnologie – digital divide e la disparità nell’acquisizione di risorse e conoscenze dalla rete informatica, nonché delle capacità necessarie a partecipare alla società dell’informazione;

c) promuovere stili di consumo intelligenti ed ecocompatibili e gestire efficacemente il risparmio;

d) perseguire la sicurezza stradale e domestica;

e) facilitare la comprensione del tempo presente in tutti i suoi aspetti attraverso la proposta di occasioni e strumenti di approfondimento culturale.

 

Art. 292 (Interventi e servizi per la cultura, la prevenzione ed il benessere durante l’invecchiamento)

1. La Regione, al fine di prevenire processi invalidanti fisici e psicologici, promuove azioni tese al mantenimento del benessere durante l’invecchiamento della persona anziana, sostenendo la diffusione di corretti stili di vita e l’educazione motoria e fisica. A tal fine può promuovere protocolli operativi tra enti locali territoriali, aziende sanitarie licali e associazioni di volontariato e di promozione sociale.

2. La Regione promuove, inoltre, politiche di sostegno alla persona anziana nel suo abituale contesto familiare e territoriale agevolando una vita di telazione attiva, al fine di prevenire i fenomeni dell’isolamento sociale e limitare l’ospedalizzazione o l’inserimento in strutture assistenziali residenziali. A tale scopo, la Regione sostiene, in un’ottica intergenerazionale e interculturale, la diffusione sul territorio di centri sociali e di spazi e di luoghi di incontro, socializzazione e partecipazione.

3. Per il benessere della persona anziana e per contrastare la solitudine sono favoriti gli strumenti di prossimità e di socialità, nonché gli strumenti che garantiscono e facilitano l’acquisizione di informazioni sui servizi presenti nel territorio regionale, nonché sugli interventi e sulle azioni sociali promossi.

 

Art. 293 (Interventi e servizi per la cultura, il tempo libero, l’impegno e il volontariato civile delle persone anziane)

1. La Regione, riconoscendo il ruolo centrale degli enti locali territoriali e del terzo settore, favorisce la partecipazione delle persone anziane ad attività culturali, ricreative e sportive, anche per sviluppare relazioni solidali, positive e continuative tra le persone e senso di appartenenza alla comunità.

2. La Regione, al fine di valorizzare l’impiego delle persone anziane in attività socialmente utili ne favorisce la partecipazione alla vita della comunità locale, anche attraverso l’impegno civile nel volontariato e nell’associazionismo o in ruoli di cittadinanza attiva, responsabile e solidale.

3. Il volontariato civile delle persone anziane costituisce una forma di promozione dell’invecchiamento attivo attraverso la realizzazione di progetti sociali, utili alla comunità.

4. I progetti sociali di cui al comme 3 possono essere promossi dagli enti locali territoriali e sono realizzati dai soggetti del terzo srttore. Tali progetti sono inseriti nella programmazione sociale territoriale.

5. Alle persone anziane che operano nei progetti di cui al comma 3 può essere riconosciuto, per il tramite delle associazioni di volontariato iscritte al (RUNTS) un rimborso delle spese sostenute, nonché crediti sociali fruibili in servizi regolati dagli enti locali territoriali promotori dei progetti.

6. La Regione sostiene progetti sperimentali o convenzioni tra enti pubblici e soggetti del terzo settore tesi a sviluppare il volontariato civile degli anziani.

7. L’impegno civile delle persone anziane si realizza, in particolare, attraverso le seguenti azioni:

a) accompagnamento con mezzi pubblici per l’accesso a prestazioni socio assistenziali e socio sanitarie;

b) supporto nei percorsi formativi di collegamento fra la scuola e il mondo del lavoro, anche in relazione alle iniziative promosse dalle imprese e dalle organizzazioni sindacali;

c) attività ausiliarie di vigilanza presso scuole e mense;

d) sorveglianza durante mostre e manifestazioni giovanili;

e) animazione, custodia e vigilanza di musei, biblioteche, mostre, sale di ritrovo dei quartieri, aree sportive e centri sociali sportivi, ricreativi e culturali;

f) conduzione di appezzamenti di terreno di proprietà o di uso pubblico;

g) iniziative volte a far conoscere e perpeturare le tradizioni di artigianato locale;

h) assistenza, anche domiciliare, a minori, anziani e disabili a supporto degli operatori dei servizi sociali;

i) assistenza sociale e culturale negli ospedali e nelle carceri;

l) attività di prevenzione del disaglio giovanile e delle dipendenze;

m) interventi di carattere ecologico, stagionale o straordinario, nel territorio umbro;

n) campagne e progetti di solidarietà sociale.

8. I comuni possono affidare a persone anziane, singole o associate, la gestione gratuita di terreni comunali nei quali svolgere attività di giardinaggio, orticoltura e in generale la cura dell’ambiente naturale. I soggetti interessati all’affidamento si impegnano a gestire gratuitamente i terreni comunali nel rispetto delle regole stabilite dal comune competente per territorio. I comuni stabiliscono, inoltre, le modalità e i criteri per l’affidamento della gestione di terreno pubblico. I comuni possono revocare l’affidamento per sopravvenute esigenze pubbliche e, con adeguato preavviso, qualora l’assegnatario non rispetto le regole stabilite dal comune stesso.

 

Art. 294 (Interventi ed azioni per l’implementazione delle nuove tecnologie)

1. La Regione, al fine di consentire una fruizione più immediata e una maggiore diffusione dei servizi offerti alle persone anziane, sostiene la diffusione e l’implementazione di strumenti tecnologicamente avanzati, quali card informatizzate, portale telematici e piattaforme tecnologiche.

2. La Regione, per le finalità di cui al comma 1, promuove la stipula di accordi e convenzioni con gli enti locali territoriali e con i soggetti del terzo settore tesi ad agevolare, anche economicamente, l’utilizzo degli strumenti di cui al comma 1.

 

Attività generali:

  • laboratori intergenerazionali
  • Servizio Civile Universale
  • giustizia riparativa
  • percorsi di inserimento lavorativo e accompagnamento al lavoro

Costruire politiche intergenerazionali. Un progetto di ricerca di ANCeSCAO per proporre azioni e interventi (clicca per scoprire di più)